La viceresponsabile cittadina dell’Italia dei Diritti: “Episodi del genere sono intollerabili. Manca raccordo tra la gente comune e le istituzioni competenti”
“Il vero problema è sia la mancanza di informazione verso i cittadini, che spesso ignorano l’esistenza dei servizi sociali a cui rivolgersi in caso di bisogno, sia la carenza di comunicazione e collaborazione tra gli enti preposti al controllo. Non c’è, di conseguenza, un raccordo tra la gente comune e le istituzioni competenti. A ciò si aggiunge poi la poca volontà nel fare bene il proprio lavoro, poiché le risorse finanziarie ci sono, manca la voglia. Assistere ad episodi del genere è intollerabile. Questo degrado mi fa paura”. Con queste parole Federica Cocolo, viceresponsabile per Trieste dell’Italia dei Diritti, è intervenuta a commentare la triste vicenda di Alice, la novantunenne con 700 euro di pensione e un figlio a carico a cui il Comune di Trieste ha staccato il gas per morosità, costringendo l’anziana donna a ricorrere a cibi in scatola e forno a microonde. Nelle case Ater del rione Valmaura situazioni di disagio simile sono purtroppo all’ordine del giorno.
“Non si può restare inermi di fronte alla storia di questa donna – avverte